Nell’ambito dei lavori creativi, un ottimo trampolino di lancio per i freelancers è la partecipazione a contest e progetti in crowdsourcing, promossi da aziende e da privati in cerca nuovi talenti.

Oltre alla possibilità per tutti di farsi conoscere e di incontrare altri professionisti, al vincitore è pagato il lavoro.

Si potrebbe ritenere una forma di Brainstorming 2.0, ossia di collaborazioni tra più menti per la realizzazione di un progetto, ma lavorando su un’unica piattaforma. Ciascuno ci mette un mattoncino, per realizzare l’edificio finale. Questa pratica ha un nome, ovviamente inglese: Crowdsourcing, molto utile alle aziende e sta prendendo piede lentamente anche in Italia.

Crowdsourcing, cos’è

Molti siti di contest hanno concretizzato e reso accessibile il principio secondo il quale un gruppo di persone può ottenere risultati migliori, rispetto ad un solo individuo.

Hanno fatto proprio il concetto di Crowdsourcing: Termine composto da crowd (folla) e outsourcing che è la pratica tipica delle aziende di esternalizzare una parte delle proprie attività a soggetti esterni.

Il funzionamento di questa tipologia di siti è semplice: Gli inserzionisti pubblicano un progetto che vorrebbero realizzare, inseriscono un briefing che contiene tutti i dettagli e fissano il budget che sono disposti a pagare.

Chi si iscrive ha la possibilità di pubblicare la propria proposta creativa. Tra tutti i partecipanti, l’inserzionista, in alcuni casi la community stessa, decreta il vincitore che riceve il pagamento.

I siti che propongono contest offrono compensi spesso molto contenuti, per questo sono stati accusati di sfruttare il lavoro altrui, il che in parte è vero.

Se invece proviamo a guardare a questi siti con un’altra prospettiva, possono diventare una straordinaria vetrina dove dimostrare il proprio talento creativo, offrendo la possibilità altrimenti remota di collaborare a progetti importanti, magari realizzando un logo per un’azienda importante.

Questo può significare un’alta visibilità per il creativo, soprattutto se è giovane ed ha bisogno di dimostrare sul campo le proprie capacità.

Creativi, grafici e freelance hanno ora la possibilità di farsi conoscere attraverso i siti di design contest e ottenere guadagni concreti sfruttando le proprie passioni e competenze.

Dall’altra parte, le aziende possono ottenere centinaia di proposte creative di qualità contenendo costi e tempi di sviluppo.

Le cinque piattaforme migliori per il Crowdsourcing

Stabilito cosa sia il Crowdsourcing, vediamo quali sono le cinque migliori piattaforme che si trovano in rete:

Come si evince da questo elenco, le piattaforme per trovare professionisti per il Crowdsourcing e sono utili per più esigenze: in ambito grafico, video e in generale.

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